L’occasione dell’analisi della fine dell’ambasciatore Attanasio offre una straordinaria coincidenza al nostro Festival. Soltanto due anni fa, infatti, la XII edizione fu dedicata a Mario Paciolla, giovanissimo cooperante napoletano trovato morto nella sua abitazione in Colombia mentre serviva una missione ONU con il compito di agevolare la pacificazione post conflittuale tra il Governo colombiano e le FARC, i gruppi ribelli armati che avevano insanguinato il Paese per molti decenni.
La giornata, quindi, è utilizzata per esaminare nei dettagli, con l’aiuto di avvocati, esperti giornalisti e amici, le condizioni in cui i due incidenti sono avvenuti, per mostrare il rischio a cui sono esposti tutti gli operatori di Pace e se e come è possibile sostenerli durante il loro lavoro o se, sfortunatamente, dovessero essere oggetto di atti violenti, come nel caso di Luca e Mario.
In entrambi i casi l’imputato principale è proprio l’ONU con i suoi sistemi di sicurezza che hanno mancato al compito loro assegnato. E per entrambi i casi sarà valutata la possibile evoluzione dell’azione giudiziaria e di tutela per le famiglie.