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Atlante dei conflitti e delle guerre e le storie del popolo Sami

Mercoledi 17 Novembre

Sarà il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) ad ospitare l’inizio della seconda settimana di Festival. Di scena sarà l’associazione 42simo Parallelo di Trento che, con l’intervento del suo Direttore Raffaele Crocco, presenta la Decima Edizione di uno degli annuari più interessanti e complessi del panorama editoriale italiano, l’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo, che si prefigge di illustrare tutte le situazioni di crisi, politiche e militari, del pianeta. L’evento, più volte ospitato dal Festival negli anni precedenti, è particolarmente rivolto all’attenzione di docenti e studenti degli Istituti medi superiori di Napoli perché l’Atlante è, oltre tutto, un formidabile strumento di integrazione didattica. All’incontro parteciperanno Anna Motta e Pino Paciolla, i genitori di Mario Paciolla, il cooperante napoletano a cui è stata dedicata la scorsa edizione del Festival, e il Vicesindaco di Napoli, la prof.ssa Maria Filippone, e si svolgerà nella prestigiosa cornice dell’Auditorium del Museo.
La seconda parte della giornata ha luogo nello Spazio Comunale Piazza Forcella a partire dalle ore 18.00 e vede protagonisti i Sami, un popolo di antiche origini, una minoranza nativa che abita in alcune regioni della Norvegia, della Svezia, della Finlandia e della Russia ed è stato sottoposto nel passato a gravi discriminazioni che investono anche la realtà attuale. L’approfondimento è curato da Valentina Ripa e Giovanni Carbone, autori del Festival, con la presenza di una testimone, Jessica Ullevålseter, che porta un suo cortometraggio (Et hellig fjell, “Una montagna sacra”, NOR 2021, 12’), di Mimmo Limongiello, studioso dei popoli nativi, e collegamenti a distanza con rappresentanti del popolo Sami, esperti delle realtà indigene e attivisti: Eirik Myrhaug, Erena Rangimarie Omaki Ransfield Rhöse e Marianne Karin Ulriksen Kappfjell. Una dimostrazione di come anche l’Europa non è scevra da casi di persecuzione delle minoranze etniche.

10:00

ATLANTE DELLE GUERRE E DEI CONFLITTI DEL MONDO

Numerose le scuole medie superiori di Napoli che hanno aderito all’invito del Festival per conoscere le caratteristiche di questa decima ed ultima edizione del prestigioso Atlante che, affiancato dall’Atlante della pandemia, offre un inconsueto sguardo sulla Terra, vista come sede di guerre e di conflitti di ogni genere. L’analisi proposta da Raffaele Crocco e dal suo staff, composto da giornalisti e inviati speciali, ma anche da ottimi grafici e fotoreporter, spazia da conflitti storici come quello palestinese fino alla situazioni di guerra più recenti, in Africa e in Asia, e ai focolai di conflitto europei e latino americani, dove problemi politici e ideologici, religiosi ed etnici, sembrano costituire continue scintille di scontro, non solo militare. In realtà l’Atlante è uno strumento di pace perché disvela i motivi che sono all’origine di scelte estreme e irriducibili, rendendo comprensibile l’inutilità del conflitto e spesso svuotando le motivazioni dell’odio. Un saluto alla platea di studenti e docenti sarà portato dal Vicesindaco di Napoli, Maria Filippone e dai genitori di Mario Paciolla, cooperante napoletano deceduto in Colombia un anno fa mentre serviva il progetto ONU che si occupava di riappacificazione tra le FARC e il governo colombiano. La presentazione dell’Atlante e delle sue ultime novità è sempre occasione di promozione della Pace e del dibattito sull’importanza della conoscenza della politica estera e della storia moderna dei Paesi del mondo.

Relatori


RAFFAELE CROCCO (Direttore Atlante dei Conflitti e delle guerre)



18:00

SAPIENZE INDIGENE TRA VECCHI E NUOVI COLONIALISMI: IL CASO DEL POPOLO SAMI IN NORVEGIA

Valentina Ripa e Giovanni Carbone, del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, coordinano un incontro sul popolo Sami con un approfondimento sulle problematiche e le rivendicazioni portate avanti in territorio norvegese. Il popolo Sami, come tutti i popoli nativi, ha una lunga storia di persecuzioni e discriminazioni e, nel rivendicare i propri diritti affiancato da attivisti non indigeni nei Paesi europei in cui vive – Finlandia, Norvegia, Svezia, Russia –, contribuisce anche a stabilire un rapporto più equilibrato con la natura. A partire dalla proiezione del cortometraggio Et hellig fjell (“Una montagna sacra”, NOR 2021, 12’), girato da Jessica Ullevålseter a Kjerrigtinden - Aahkansjurthie, sulla montagna che sta correndo il pericolo della deviazione di un fiume, si discuterà con la regista, artista e attivista norvegese, con Mimmo Limongiello - studioso e attivista per i diritti dei popoli nativi -, e, a distanza, con Eirik Myrhaug – attivista, sciamano e guaritore Sami, con Erena Rangimarie Omaki Ransfield Rhöse – autorità maori, studiosa residente in Svezia, membro della rete delle Nazioni Unite “Harmony with Nature Knowledge Network” – e con Marianne Karin Ulriksen Kappfjell, che collabora con il Parlamento Sami ed è operatrice culturale a Hattfjelldal, nella regione Sami del Sud. L’evento è organizzato in collaborazione con Jai Jagat Italia.

Relatori


VALENTINA RIPA (Università di Salerno) - GIOVANNI CARBONE (Festival del cinema dei diritti umani di Napoli) - MIMMO LIMONGIELLO (attivista per i diritti dei popoli nativi) - JESSICA ULLEVÅLSETER (regista del cortometraggio) - EIRIK MYRHAUG (sciamano Sami) - ERENA RANGIMARIE OMAKI RANSFIELD RHÖSE (autorità Maori) - MARIANNE KARIN ULRIKSEN KAPPFJELL (operatrice culturale a Hattfjelldal)



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