La situazione del popolo del deserto, i Saharawi, attestati nella zona occidentale del grande deserto africano, è in costante peggioramento. Dal riconoscimento illegale da parte di Trump della sovranità marocchina sul Sahara occidentale, al successivo silenzio di Biden, dalla ripresa del conflitto armato che ha interrotto la dichiarazione di difesa pacifica dei Saharawi fino alla imminente decisione della Corte di giustizia europea sugli accordi di pesca e commerciali con il Marocco che predano illegalmente risorse naturali del Sahara occidentale, l’orientamento politico generale indica tempesta. Per non parlare del “muro”, una fortificazione di quasi 3.000 km (la più lunga del mondo dopo la muraglia cinese) che il Marocco ha costruito negli ultimi 35 anni per difendersi dal Fronte Polisario, l’organizzazione che il popolo Saharawi ha eletto a propria rappresentanza, mancando di uno stato.
Il popolo del deserto, già presente in due occasioni al nostro Festival, è rappresentato da Fatima Mahfud, accompagnata dal regista Gilberto Mastromatteo e dal fotografo Patrizio Esposito mentre in collegamento da Ginevra abbiamo l’esperto Gianfranco Fattorini dell’ONU e, dai territori, in collegamento, Sultana Khaya.
L’evento nasce dalla collaborazione del Festival di Napoli con il Festival FiSahara, anch’esso membro di Human Rights Film Network, la rete di Amnesty International che raccoglie 50 Festival del Cinema dei Diritti Umani in tutto il mondo, di cui il Festival napoletano fa parte dal 2009.
In serata, un momento di eccezionale testimonianza con Luisa Morgantini, fondatrice e leader di Assopace Palestina, che presenta la storia di Mohammed Bakri, regista di “Jenin, Jenin” (2002), uno degli intellettuali simbolo più famosi della resistenza palestinese, che continua, a distanza di anni, a pagare il prezzo delle sue denunce. Una toccante intervista diffusa dal figlio farà da apripista ad una riflessione tra Luisa Morgantini e una donna testimone delle lotte dei Territori, collegata dalla Palestina. A completare l’analisi della situazione palestinese ci sarà Gabriel Traetta, scrittore, saggista, del Coordinamento Palestina Napoli.